1. Cantiamo al Signore un cantico nuovo, e tutta la nostra vita sia un cantico d’amore a Dio e al prossimo. Sorgi, o anima mia, e corri incontro alla nuova Luce, che è Gesù – Carità. Egli viene a te, poiché la misericordia infinita del Signore è discesa più ampia del mare e dei cieli: terra, mare e cieli diventarono un nulla davanti alla carità di Gesù, quando risplendette la gloria del Signore. (L II,317)
2. Adoriamo, o fratelli, adoriamo! E che tutta la terra Lo adori e Lo ami, e inneggi a Gesù, Dio d’amore! (L II,316)
3. Charitas est ». O Carità, regno di Dio e Dio, soavissima, santissima, infinita Carità, vita nostra, palpito della nostra vita e dei nostri cuori, resta sempre con noi! (L II,418)
4. Ed ora, prostrati ai piedi di Gesù, sciogliamo un inno di ringraziamento al Signore pei grandi benefizi che ci ha fatto, particolarmente durante l’anno che sta per tramontare. I passi in avanti, le nuove Case aperte, le Opere, anche di importanza, che quest’anno si compirono, sia in Italia che nel Sud e Nord – America e in Polonia, sono una prova luminosa, o Cari miei, della specialissima protezione della Divina Provvidenza. (L II,320)
5. E chi potrà dire l’amore che Gesù ci svela nella sua nascita? Condotti dal lume della fede adoriamo la infinita maestà di Dio, nascosta sotto il velo dell’infanzia: che questo prodigio di onnipotenza e di amore accenda i nostri cuori della più ardente carità. Ah! Signore! Il vostro nome è mirabile su tutta quanta la terra: Voi siete veramente il Dio delle meraviglie! (L II,308)
6. Allarghiamo il nostro cuore agli affetti più teneri, e gettiamoci in adorazione ai piedi di Gesù; divampi del suo amore la nostra vita poiché il suo amore è soave e divino, ed è vita, è vita, e frutto della sua carità è la pace, anzi è la bellezza stessa della pace: in pulchritúdine pacis! (L II,143)
7. Intanto benediciamo e ringraziamo insieme il Signore della grazia concessa alle anime nostre e all’Opera preghiamolo di dimenticare le nostre (L I,28)
Oh non finiamo, o miei cari, di ringraziare e di benedire il Signore pel dono della Fede, e supplichiamolo che ce la accresca ogni dì più. (L II,458)