Silenzio e preghiera

1.   Il silenzio schiude le sorgenti dell’anima, il silenzio fa lavorare in noi il nostro spirito, più  che degli anni  di lettura: mette in azione tutto il nostro interno, e rischiara e l’anima e il corpo. Le ore di silenzio sono, in gran parte, una preghiera; una preghiera che dà a queste ore e alla vita intera una grande forza morale e tutta la loro fecondità. (L I,323)

2.   Le ore di silenzio sono, in gran parte, una preghiera; una preghiera che dà a queste ore e alla vita intera una grande forza morale e tutta la loro fecondità. (L II,323)

3.   Ma, a ben meditare, è necessaria la presenza della nostra anima e la presenza di Dio; e saper stabilire il silenzio in noi, il silenzio vero, esteriore e interiore. Allora il religioso, rialzandosi, si volge all’acqua perigliosa, al torrente della passione del giorno, e dice: Tu non mi trascinerai! E poi, levando il cuore al Crocifisso: Tu solo parlami, o Signore. Tu mihi lóquere solus! Io ti seguirò, sarò tuo, o Signore: la giornata della mia vita sarà per Te, sarà amore di Dio e degli uomini! (L I,452)

4.   Ho parlato di quello che si può chiamare la consacrazione del primo mattino a Dio nella preghiera e nel silenzio; parlo ora della consacrazione della sera. Alla sera bisogna raccogliere il corpo, lo spirito, il cuore, consumati, dissipati fuori di se stessi: raccogliere la nostra vita dispersa e ritemprare le forze tutte alle loro vere sorgenti, del riposo, del silenzio, della preghiera. (L I,324)

5.  Il silenzio è riposo morale: onde la Sacra Scrittura arriva a dire: « Il saggio acquisterà la saggezza durante il riposo ». Certamente è necessario il riposo; ma il riposo è fratello del silenzio..  Riposo morale è silenzio, e silenzio religioso è, per lo spirito, preghiera, adorazione e unione con Dio. La preghiera è la vita dell’anima; e riposo, per lo spirito e per l’anima, è la preghiera. La preghiera è la vita dell’anima, vita spirituale, vita intellettuale e buona che si raccoglie e si ritempra alla sorgente, che è Dio. Il riposo, morale e intellettuale, è un tempo di comunione con Dio e con le anime, e di gioia in questa comunione.  Noi, alla sera, siamo naturalmente portati a levare lo sguardo e lo spirito verso il cielo: noi raccogliamo e portiamo ai piedi di Dio quello che abbiamo seminato nel giorno. Noi dobbiamo far parlare il silenzio. (L I,324)

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