Anniversario della Sua Morte
Anche quest’anno, il 21 gennaio, noi Eremiti della Divina Provvidenza ricorderemo la “nascita al cielo” di Frate Ave Maria, avvenuta la mattina del 21 Gennaio 1964 nell’ospedale di Voghera.
Sarà un anno particolare data la situazione della attuale Pandemia. Non avremo la possibilità di riunirci a Sant’Alberto di Butrio per celebrare insieme l’anniversario nei luoghi dove Frate Ave Maria riposa, e dove è vissuto per tanti anni, dove ha sperimentato un profondo e intenso rapporto con Dio, facendo del bene alle tante persone che lo cercavano attirate dalla sua santità e testimonianza di vita.
Tuttavia anche in queste circostanze, per la nostra comunità, unita nella preghiera con tutti i fedeli e gli amici del nostro Eremo, ci sarà l’occasione di meditare gli ultimi giorni di vita di Frate Ave Maria, onde ricavarne fruttuose ispirazioni.
Tutti coloro che hanno avuto contatti con lui in ospedale, nei giorni precedenti la sua morte, raccontano della serenità nell’accettare la sua situazione, del suo abbandono fiducioso in Dio, della sua gentilezza e premura verso coloro che lo assistevano. Egli passò le sue ultime ore nello stesso modo in cui trascorse la maggior parte delle ore della sua vita: nella preghiera, prima di tutto per gli altri.
Nel 1962, due anni prima della sua morte, quando volle festeggiare i cinquanta anni della sua cecità egli scrisse, sulla sua immagine ricordo, queste parole rivolte a Dio in tono di preghiera:
“Convertisti in luce le mie tenebre ed in gioia la mia tristezza..”.
In questi frangenti cosi’ duri e difficili abbondano tenebre e tristezze. Eppure, ispirati da Frate Ave Maria, continuiamo a invocare dal Signore forza e luce per andare avanti, per non soccombere alle paure e sperare quelle gioie che, al di là degli eventi della storia, solo Lui ci può dare.