Il Crocefisso

1.   Fa che arda il nostro cuore dell’amore di Cristo e di Te: fa che vediamo e serviamo negli uomini il Tuo Divin Figliuolo, che in umiltà, in silenzio e con anelo incessante conformiamo la nostra vita alla vita di Cristo, che lo serviamo in santa letizia, e in gaudio di spirito viviamo la nostra parte di eredità del Signore nel Misterium Crucis. Vivere, palpitare morire ai piedi della Croce o in Croce con Cristo! Ai tuoi piccoli figli, ai Figli della Divina Provvidenza, dona, Beatissima Madre, amore amore; quell’amore che non è terra, che è fuoco di carità e follia della Croce. (L II,480)

2.   Ma, a ben meditare, è necessaria la presenza della nostra anima e la presenza di Dio; e saper stabilire il silenzio in noi, il silenzio vero, esteriore e interiore. Allora il religioso, rialzandosi, si volge all’acqua perigliosa, al torrente della passione del giorno, e dice: Tu non mi trascinerai! E poi, levando il cuore al Crocifisso: Tu solo parlami, o Signore. Tu mihi lóquere solus! Io ti seguirò, sarò tuo, o Signore: la giornata della mia vita sarà per Te, sarà amore di Dio e degli uomini! (L II,452)

3.   Noi dobbiamo umilmente supplicare la divina grazia di stendersi misericordiosa su di noi, onde possiamo morire a noi per imitare la Passione di Cristo (L II,303)

4.   Però, non domandiamo a Gesù che ci liberi dalle tribolazioni e dalle croci, – sarebbe la nostra più grande sciagura: domandiamoGli di fare solo e sempre la Sua volontà, sì e come ci sarà manifestata dalla Santa Chiesa, – e questo oggi, domani e sempre, e sempre in perfetta letizia, in Domino! Che se una preghiera perseverante dobbiamo farGli, domandiamoGli il Suo santo amore, e nella carità la nostra santificazione: – supplichiamolo, se così Gli piace, di chiamarci a parte dei suoi dolori, e di gettarci in quel pelago amarissimo del Suo Cuore trafitto e vivo di misericordia e di carità per noi. E ci dia grazia di soffrire qualche cosa a sollievo dei dolori del “dolce Cristo in terra”, il nostro Santo Padre, e della Chiesa, tanto perseguitata.  E poi, o miei figli, amiamo Gesù per Gesù: amiamolo e serviamolo per mysterium Crucis; già altre volte ve l’ho detto: Gesù si ama e si serve in Croce e crocefissi con Lui, non diversamente. (L II,461)

5.  E specialmente in questi santi giorni mi è dolce ricordare che la umile Congregazione è nata in una Settimana Santa, ed ebbe da questo Ven.mo Vescovo a suo primo Oratorio una povera chiesa, dedicata al Crocifisso. Per cui ho sempre creduto e supplicato che, sopra tutto tra i dolori e sulla sua Croce adorabile, Nostro Signore volesse crescersi questa piccola opera della Sua Provvidenza. (L II,106)

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