SI’, TI AMEREMO SIGNORE

Sì, Ti ameremo, o Signore, Dio d’amore,

nostra fortezza e nostro rifugio,

cuore del nostro cuore, palpito unico della nostra vita!

Custodiscici, o Signore, perché le molte amarezze e disinganni,

le molte acque non abbiano ad estinguere in noi il fuoco della tua carità.

Gesù, Tu sei il nostro Dio, il nostro Salvatore, la nostra misericordia,

Tu la Carità.

…   Signore, in questo tuo Natale,

noi vogliamo rinnovarci nell’intimo dello spirito.

 I pastori deposero ai tuoi piedi gli agnelli;

noi ai tuoi piedi deponiamo

tutte le nostre morali miserie e tutti i nostri stracci!

Signore, abbi pietà di noi e di questa tua Piccola Opera.

… Vogliamo diventare umili, semplicemente come i pastori,

docili a Te e alla tua Chiesa, come i loro agnellini,

vogliamo amarTi, amarTi tanto,

consumarci di amore per Te e per le anime, o Gesù!

 

… O Gesù vieni! Rinasci misticamente in noi

e nella piccola nostra Congregazione col tuo santo amore;

vogliamo vivere solo della tua carità e nella tua carità !

 

  Carità! Carità! Carità! Gesù, col tuo divino amore,

dà a noi un grande spirito di carità verso le anime, specialmente

verso i figli dei poveri e verso i poveri infelici e abbandonati.

Tu lo sai, Signore: noi siamo i tuoi poveri e nati per i poveri.   .

 …  Dà a noi, o Signore, quella carità dolce e soave,

che è forza e midollo di tutte le virtù,

quella carità che ristora gli stanchi,

rinforza i deboli e rende soave il giogo della verità.

 Fa che la Piccola Opera della Divina Provvidenza

sia come un altare, su cui arda, quasi incendio,

il fuoco inestinguibile della carità,

e la fiamma s’innalzi sino a Te, o Signore,

e illumini e riscaldi tutti noi:

tolga da noi ogni tiepidezza, ogni freddezza,

accresca in noi la divina forza della grazia,

rinvigorisca lo spirito, rianimi e prosperi tutte le Case della Congregazione:

faccia di noi tutti un cuor solo e un’anima sola,

sì che tutta la Piccola Opera sia pervasa da grande soavità,

e goda di una concordia e pace sempre più grande.

                                                                                                                                         Don Orione, Lettere, Tortona, 1969, II,142-144

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